Paolo Pibi

CHANGE

Studio d'arte Cannaviello

curated by - enzo cannaviello
Photograph - Elena Vaninetti

Paolo Pibi, per la sua prima mostra personale allo Studio d’arte Cannaviello, presenta più di quindici opere, realizzate ad acrilico su tela e sulla superficie di vecchi vasi. Il suo lavoro, da sempre caratterizzato da ambienti irreali e sospesi nel tempo, arriva oggi a indagare nuovi soggetti e supporti. In questa nuova fase di ricerca, l’artista si lascia guidare verso “luoghi” sconosciuti e capisce di essere davanti ad un periodo di cambiamento

Pibi negli ultimi mesi ha attraversato quello che è descritto da Kurt Lewin come “percezione a 3 stadi del cambiamento”, in cui vi è una prima fase di “scongelamento” in cui si attua il superamento dell’inerzia e lo smantellamento della mentalità e delle abitudini esistenti; una seconda di “confusione” in cui si è consapevoli che il quadro precedente è stato messo in discussione ma non si ha ancora una chiara percezione di come sostituirlo; una terza di “ri-congelamento” che comporta il consolidamento del nuovo quadro e delle nuove abitudini e la loro conseguente cristallizzazione.

L’artista ci rende partecipi di questo suo percorso iniziato nel mese di gennaio 2018.

Quella di Paolo Pibi è una pittura meditativa, dove predomina un metodo di lavoro e indagine inusuale che lo conduce a una conversione dei suoi temi classici. Non si lascia imprigionare dal manierismo e tenta, con questa nuova serie di lavori di estendere la sua indagine pittorica anche alla realtà materiale. Con questa intenzione l’artista presenta una mostra “studio” sui processi di sviluppo del suo lavoro.

Paolo Pibi è nato a Oristano nel 1987. Nel 2006 si iscrive all’accademia di Belle Arti di Sassari e inizia a collaborare con alcune gallerie italiane. Nel 2013 si sposta a Milano, dove oggi vive e lavora. Nello stesso anno inizia la collaborazione in esclusiva con lo Studio d’arte Cannaviello che lo inserisce in alcune mostre collettive. Nel 2016 gli viene dedicata una bi personale in galleria e una personale presso la Esentai Gallery di Almaty (KZ). L’anno successivo si tiene un’altra personale presso la galleria Apart Spaziocritico di Vicenza. Nel 2018 è invitato alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, nell’ambito di un progetto di Google Arts&Culture, per realizzare un’opera digitale.